Calabria. In Commissione il via a esame proroga legge su gioco d’azzardo
Calabria. La legge che regolamenta le attività di gioco legale approvata dal Consiglio Regionale della Calabria nell’aprile scorso potrebbe subire una prima modifica con l’approvazione di un pdl a firma del consigliere Arturo Bova. Il 9 novembre prossimo la Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria avvia l’esame della proposta recante: ” Modifiche alla legge regionale 26 aprile 2018, n. 9 (Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza), nella quale, all’articolo 2, sono contenute le modifiche alla legge regionale del 2018. Nello specifico gli interventi in questione andrebbero a cancellare il divieto di gioco ai minori per gli apparecchi di puro intrattenimento previsto ai commi 6 e 7 dell’articolo 16 della legge regionale 9/2018.
La proposta del consigliere Bova prevede infatti l’abrogazione del comma 6 che recita testualmente: E’ vietato consentire ai minori di anni diciotto l’utilizzo di apparecchi e congegni per il gioco di cui all’ articolo 110, comma 7, lettera c bis) del r.d. 773/1931. E’ altresì vietato ai minori l’utilizzo di apparecchi e congegni meccanici ed elettromeccanici, attivabili con moneta, con gettone ovvero con altri strumenti elettronici di pagamento che distribuiscono tagliandi direttamente e immediatamente dopo la conclusione della partita, detti ticket redemption. La violazione del divieto di cui al presente comma è soggetta alla sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 6.000 euro per ogni apparecchio utilizzato.
Stessa sorte per il comma7, nel quale si parla di divieto di pubblicità. Questo il testo integrale: Ai fini della tutela della salute e della prevenzione della dipendenza dal gioco, è vietata qualsiasi attività pubblicitaria relativa all’apertura o all’esercizio delle sale da gioco e delle sale scommesse o all’installazione degli apparecchi per il gioco di cui all’articolo 110, commi 6 e 7 del r.d. 773/1931 presso gli esercizi pubblici e commerciali, i circoli privati e tutti i locali pubblici od aperti al pubblico di cui al comma 2. La Regione promuove accordi con gli enti di esercizio del trasporto pubblico locale e regionale per favorire l’adozione di un codice di autoregolamentazione, finalizzato a vietare la concessione di spazi pubblicitari relativi al gioco a rischio di sviluppare dipendenza sui propri mezzi di trasporto. Il mancato rispetto del divieto di pubblicità di cui al presente comma è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 5.000 euro.
Una proroga all’entrata in vigore del distanziometro.
La legge approvata nell’aprile 2018 impone ai ‘titolari delle sale da gioco, delle rivendite di generi di monopolio e delle sale scommesse esistenti alla data di entrata in vigore della legge di adeguarsi “quanto previsto” in materia di distanze minime (300 mt dai luoghi sensibili) e limitazioni orarie di adeguarsi entro i dodici mesi successivi a tale data.
La proposta a firma Bova farebbe slittare il termini a 24 mesi dall’entrata in vigore della legge (maggio 2018).
Resta invariata, invece, la proposta dell’aprire scorso relativa all’articolo 19 che prevede per i Comuni la facoltà di limitare l’apertura delle sale da gioco e scommesse e di tutti i locali pubblici con offerta di gioco per otto ore giornaliere, e non oltre le ore 22. Poi un piano integrato per il contrasto e la prevenzione del Gap, l’emanazione del logo “No Slot” per chi sceglie di non installare o disinstallare apparecchi da gioco, la formazione obbligatoria per i gestori e il personale delle sale, il supporto amministrativo ai Comuni in caso di avvio di azioni legali collegate al gioco, il divieto di pubblicità, anche sui mezzi di trasporto pubblico locale e regionale. In coerenza con le finalità ed i principi della presente legge, la Regione Calabria non concede il proprio patrocinio per gli eventi che ospitano o pubblicizzano attività di gioco.