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Computer nei PVR: ancora una vittoria del gioco a distanza.

Computer nei PVR: ancora una vittoria del gioco a distanza.

Ordinanza resa il 19 luglio 2018 dal Tribunale del Riesame di Palermo in tema di punti di vendita e ricarica per la raccolta a distanza.

Il Tribunale penale del Riesame, adito da soggetto indagato di illecita intermediazione e titolare di un PVR per la raccolta a distanza, assistito dall’avv. Marco Ripamonti, ha affrontato il tema della presenza dei personal computer all’interno dei punti di ricarica e dei limiti del relativo utilizzo da parte dei clienti.

Lo stesso Collegio del riesame ha, quindi, affermato come le attività che i clienti titolari di conto di gioco possano svolgere all’interno del PVR e tramite le strumentazioni messe a disposizione, siano non soltanto limitate alla ricarica dei conti ma anche di gioco sul portale del concessionario stesso, purchè senza intermediazione da parte di alcuno. Una pronuncia, quindi, che interviene su una questione ancora dibattuta e controversa, quale la possibilità di utilizzare i personal computer nei punti di ricarica anche per lo svolgimento del gioco.

L’avvocato Ripamonti, già nel 2016, in occasione dell’assoluzione presso il Tribunale di Belluno di un esercente titolare di sala giochi e pvr, aveva dichiarato: “Il tema della partecipazione al gioco presso i pvr pdc è stato definito in tutti i processi di cui mi sono occupato con pronuncia assolutoria e non credo che ciò sia casuale. Sono stati diversi i concessionari e titolari di punti di commercializzazione ad aver subito ingenti danni per via di sequestri e processi. C’è da chiedersi, ora, chi dovrà provvedere a risarcire tutti questi danni“.

Jamma.tv

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