Dal 1 luglio gli orari delle slot saranno controllati dai Comuni attraverso Sogei.
Più facile per i sindaci controllare le slot. E’ quanto prevede un emendamento approvato in Commissione.
Dall’1 luglio del 2019 l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, con il supporto di Sogei, metterà a disposizione degli enti locali gli orari di funzionamento” delle slot machine su tutto il territorio nazionale. Lo prevede un emendamento presentato dal MoVimento 5 Stelle e approvato in Commissione Bilancio della Camera. Secondo i deputati m5s Massimo Baroni e Francesco Silvestri, primi firmatari, la proposta punta a “rendere effettive le norme degli enti locali che disciplinano l’orario di funzionamento degli apparecchi per monitorarne il rispetto ed di irrogare le relative sanzioni”.
“Le regole tecniche di produzione degli apparecchi – si legge nell’emendamento proposto dai 5Stelle – devono prevedere la memorizzazione, conservazione e trasmissione al sistema remoto dell’orario di funzionamento”. Nell’ambito di una riforma complessiva in materia di giochi, verranno definiti “i criteri omogenei su tutto il territorio nazionale in ordine alla distribuzione e agli orari degli esercizi che offrono gioco pubblico, anche al fine del monitoraggio telematico”.
“Il software che garantirebbe a tutti i Comuni che hanno regolamenti no-slot per la limitazione degli orari ha un costo esiguo e apre il “vaso di Pandora” sul settore garantendo la trasparenza diffusa. La copertura è di soli 50mila euro per l’anno 2019, provvede l’agenzia dei Monopoli e delle Dogane nell’ambito delle risorse disponibili nel proprio bilancio ma permetterà di recuperare risorse per gli enti locali in sanzioni o di garantire notti tranquille alle famiglie dilaniate da questa piaga fuori controllo. Tutto sarà più facile con dati diretti della SOGEI a disposizione di Sindaci e Assessori attivi nel contrastare l’azzardopatia”, spiega Silvestri.
Durante la discussione, Elena Carnevali (PD) si è detta concorde con il contenuto dell’articolo, ha fatto però osservare che in occasione della discussione del decreto dignità, erano stati respinti emendamenti analoghi presentati dall’opposizione. Massimo Enrico Baroni (M5S) ha osservato che “l’articolo aggiuntivo a sua prima firma ha una lunga storia e fa seguito a un ordine del giorno al bilancio presentato al Senato nella scorsa legislatura. Il problema era di come attuare i regolamenti degli enti locali per la limitazione degli orari di apertura dei locali con apparecchi per gioco d’azzardo e per la misura del distanziometro. Infatti, diversi comuni non potevano esercitare il controllo per il fatto di non poter accedere alla banca dati della Sogei e per gli eccessivi costi del controllo esercitato dalla Polizia municipale. Ha osservato che quelli della Sogei sono dati preziosi che sono rimasti per troppo tempo chiusi e in dotazione solo dell’ente monopoli. Ha dato atto al Partito democratico di essere intervenuto nel 2017 sul tema in sede di Conferenza Stato-regioni, ma ha osservato che con la proposta emendativa si dà effettivo seguito alle disposizioni dei regolamenti degli enti locali. Ha rilevato che sussistano ancora alcune difficoltà tecniche che sono in via di risoluzione e che, inoltre, esistono molte resistenze da parte delle concessionarie. Ringrazia, infine, il Governo per la sua collaborazione”.